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Asta 22

Filippo Lauri (Roma 1623 - 1694)

Filippo Lauri (Roma 1623 - 1694) Santa Genoveffa ed il figlio sfamati dalla cerva Conversione di Santa Eudocia, o Eudossia, di Eliopoli Martire Coppia di olii su tela 46 x 75 cm   La coppia di opere rappresenta due sante piuttosto sconosciute al credo occidentale e cattolico. Genoveffa, moglie virtuosa del conte palatino Sigfrido, resistette ai tentativi di seduzione del maestro di palazzo Gob durante l'assenza del marito. L'innamorato, deluso, la condannò all'annegamento col suo neonato. Il servitore incaricato dell'esecuzione, invece, la abbandonò in un luogo isolato in mezzo a un'immensa foresta, dove, con l'assistenza divina, Genoveffa riuscì a sopravvivere grazie al latte di una cerva. Eudocia viveva ad Eliopoli, nella Fenicia Libanese ai tempi governata da Traiano. Grazie ai suoi facili costumi e alla sua straordinaria bellezza ebbe molti amanti ed immense ricchezze. Restò impressionata da una predica del monaco Germano, che la portò a decidere di farsi cristiana, donando i suoi averi ai poveri e conducendo una vita di penitenza e di preghiera. Le apparve l'arcangelo Michele in lotta col dragone infernale per il possesso della sua anima, e al contempo la voce di Dio che le sancì il perdono.   Figlio del pittore fiammingo Balthasar Lawers, italianizzato Lauri, Filippo ricevette i primi insegnamenti dal fratello maggiore Francesco, allievo di Andrea Sacchi. In seguito, passò dal cognato A. Caroselli. Memore del bagaglio tecnico di stampo fiammingo ereditato dal padre, rinnovò l’ambiente romano grazie al suo tocco compendioso e veloce, che gli permetteva di alleggerire e aggraziare la lettura dei soggetti. In effetti, uno dei meriti riconosciuti al Lauri è di aver sgravato la tecnica e l’interpretazione dei temi mitologici e sacri aprendo la strada all’interpretazione elegante del roccocò, ovvero facendo da apripista per Michele Rocca, Sebastiano Conca, Francesco Trevisani e Stefano Pozzi. La carriera e la vita del Lauri è ricostruibile grazie a “Vita di Filippo Lauri”, scritta da Francesco Saverio Baldinucci tra il 1725 e il 1730, che comprende i maggiori dipinti eseguiti dall'artista tra il 1678 e il 1686.

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Dettagli del lotto
Lotto n° 99
Valutazione5.000,00  - 7.000,00 €
Base d'asta 5.000,00 €
Battuto5.000,00 €
Spese di spedizione Preventivo spedizione
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